
pensierino breve e scemo.
METTIAMO I PUNTINI SULLE “i”!!!
allora…
alberi diventa alberì. si cazzo.
no no..quelli son gli accenti.
ed i puntini sulle “i” allora cosa sono? tipo fiocchi di neve che cadono dal cielo tipo nèi buttati qua e la su lettere tipo pensieri condensati-inibiti-raggrumati-implosi?
eh…tipo.
ah, si?
si!
bene..mettiamo i puntini sulle “i”.
non è che son pazzo è che…mi piace parlarne allora, cazzo.
non è che son buffo è che…ti strappo un sorriso allora, riso.
non è che t’amo è che…tutte le altre sono niente. allora. mente.
non è che non dormo è che…penso a fondo prima di trascrivere. cioè…io li metto pure i puntini sulle “i”.
ma tu le dieresi?
i bisillabi, trisillabi, quaternari, quinari, senari, settenari, ottonari, novenari…?
cioè…non è che dici e dici e tu…tu non accenni un accenno di accento?
perché le cose van dette e le cose van fatte.
e allora ora smetto io di dire e tu di fare are ed inizio io a fare are e tu a dire, sire.
ok?
perché va bene che hai la carne un po’ morbida ed i miei occhi son rigidi, ma se tu sapessi quanto è rigido il mio sguardo…sguardo basso basso sguardo…la tua carne sarebbe proprio burro, giuro giurro.
quindi…uan-ciu-tri?
io sparo, ti tocco e ti assaggio..e tu dimmi, un po’ in versi, un messaggio?
si, che t’amo. t’amo t’amo, t’amo t’amo.
m’ami m’ami, m’ami m’ami. ma allora vedi che mi ami?
e non c’è mica alcun puntino sulla “i”.
solo uno, piccolino che sta fermo lì, ti giuro, notte e dì.
ecco lì, lì l’accento sopra il “dì”.
e anche lì. sopra il “lì”.
si si si.
sai che c’è?
c’è che t’amo. questo c’è.
e niente niente…potrà mai…separare me da te.
neanche un pelo nel bidè.
olè.
(suggerivi una correzione? 🙂 correzione fatta, se così, grazie!!)
e grazie per il godereccio, francesco. grazie mille.
quindi. grazie1, grazie2, grazie3, grazie4, grazie5, grazie6,…
facciamo grazie7, dai.
grazie 🙂
“quindi… uan-CIU-tri?”
leggerti è godereccio!